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giovedì, 19 Settembre 2024
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Imprese, tre webinar su best practices di eccellenza

Al via, giovedì 20 maggio il ciclo di tre webinar “Percorsi di legalità”, iniziativa realizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Caserta, dalla Piccola Industria e dallo spin-off “G.R.A.L.E.” collegato all’ateneo “Vanvitelli”. L’obiettivo è promuovere la cultura dell’etica e della legalità di impresa, considerata ormai generalmente un driver fondamentale per lo sviluppo e la crescita aziendale.

In primo piano, nei tre appuntamenti, le best practices di aziende di respiro nazionale, ma anche quelle protagoniste della scena d’impresa nel Casertano.

Il primo incontro, giovedì 20 maggio alle ore 16, verte sul tema “#Comunicare – La cultura della legalità come driver di sviluppo e crescita aziendale”. Il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Caserta, Pasquale Lama aprirà i lavori. A seguire, il presidente di “G.R.A.L.E, Antonio Pagliano; Gabriella Porcelli, general Counsel, Ethics & Compliance director di Fendi. Interverranno Rossella Cerbone, cfo di Cerbone Alluminio spa; Annalaura Brillante, responsabile marketing di Blu Plast srl; Francesco Mies, responsabile Anticorruzione e Internal Audit Vedetta 2 di Mondialpol spa.

La partecipazione è aperta a tutti, iscrivendosi qui: https://e-event.it/percorsidilegalita.

Erreplast, l’eccellenza dell’economia circolare che il territorio non riesce a valorizzare

C’è un’azienda del casertano che è un’eccellenza nazionale e europea dell’economia circolare ma che il territorio non riesce a valorizzare. Si chiama Erreplast, ha sede da decenni nell’Aversano e gode di un impianto di tecnologia avanzata che riesce a lavorare 15 tonnellate all’ora di pet.

Erreplast, della holding D&D, può lavorare fino a 55 tonnellate di bottiglie di plastica, 20mila in un anno. Su una superficie di 80mila mq, 150 lavoratori verificano, selezionano, avviano a lavorazione, macinano il pet.

Altrove in Italia, intorno a questo gioiello sarebbe nata una filiera corta per l’approvvigionamento del materiale ma anche per il suo riciclo finale, ricca di imprese, associazioni, business milionario, migliaia di posti di lavoro, favoriti da enti e istituzioni. Altrove, non nel Casertano.

Scuole senza docenti: ne mancano 6mila a Caserta e in Campania

Come si prepara il mondo della scuola a Caserta e in Campania in questo infinito lockdown che non è ancora terminato? Una risposta sconsolante arriva dai dati di una ricerca della Cisl. il sindacato ha accertato che a Caserta e in campania mancano 6mila docenti. Non è facile affrontare questo deficit prodotto da pensionamenti dietro l’angolo (tra quota 100 e quiescenza per limiti di età), né saranno immediate le soluzioni.

Qualcuno potrebbe pensare allo scorrimebnto di graduatorie pregresse. O al recupero di professori risultati idonei a vecchi concorsi. La cosa non è semplice, né immediata. e le cifre relative assolutamente insufficienti. Un orizzonte possibile, ma non disponibile per il prossimo mese di settembre, è costituito dai posti messi a concorso con le selezioni ordinarie. O la necessità di guardare ad un concorso straordinario.

Ma la vera domanda è: dove verrebbero reperite le risorse necessarie? Come pagare decine di migliaia di stipendi dopo aver affrontato la spesa per pagare quelli dei supplenti?

Paura dell’AstraZeneca? Ecco cosa bisogna sapere

È atteso in questi giorni il parere del Pharmacovigilance risk assessment committee (Prac) dell’Agenzia per i medicinali europea riguardo i casi di alcuni rari tipi di trombosi che si sono presentati in alcune decine di persone in Europa nei 16 giorni successivi alla somministrazione del vaccino contro Covid-19 prodotto da AstraZeneca e di cui sono state somministrate 10 milioni di dosi. In particolare Ema ne sta analizzando 62 raccolti dal sistema di sorveglianza EudraVigilance fino al 31 marzo, quando nel territorio europeo erano state somministrate 9,2 milioni di dosi.

Si tratterebbe quindi di un fenomeno estremamente raro, ma a richiedere l’attenzione dell’Agenzia europea del farmaco sono stati due aspetti aggiuntivi.

Primo: questi eventi avversi si sono verificati in donne sotto i 60 anni di età in cui il rischio di un decorso grave o fatale dell’infezione da Covid-19 è estremamente basso. Secondo: le persone che ne hanno sofferto avevano un numero di piastrine ridotto rispetto al normale, una condizione chiamata trombocitopenia.

Questo tipo di eventi avevano portato alla sospensione delle somministrazioni di AstraZeneca in diversi paesi europei già lo scorso 16 marzo, dopo che il Paul Erlich Institute tedesco aveva documentato di 7 casi di trombosi del seno venoso cerebrale, ovvero la presenza di coaguli di sangue nei vasi addetti al drenaggio del sangue dal cervello, in sei donne e un uomo. Due di questi casi erano stati fatali. Il 18 marzo Ema aveva ribadito che pur proseguendo il monitoraggio e l’analisi dei casi segnalati, le informazioni disponibili fino a quel momento indicavano che i benefici della vaccinazione superavano i rischi dovuti agli eventi avversi. Soprattutto quando la terza ondata del contagio colpiva l’Europa.

In reazione al parere di Ema alcuni paesi europei avevano ripreso le somministrazioni il giorno successivo, tra cui Italia, Austria, Spagna, Portogallo. Altri paesi, come la Danimarca e la Norvegia, avevano deciso di prolungare la sospensione per altre tre settimane in attesa di nuovi dati.

Altri ancora, come la Francia, avevano limitato l’utilizzo del vaccino AstraZeneca solo alle persone sopra i 55 anni di età. Ricordiamo che in molti paesi europei questo vaccino era stato inizialmente approvato solo fino ai 55 ani di età, poi 65. Gli studi clinici che ne avevano accertato efficacia e sicurezza avevano infatti coinvolto un numero ridotto di partecipanti anziani.
 

Gli studi in Germania


Anche se l’agenzia europea del farmaco ne aveva raccomandato l’utilizzo in tutti gli adulti, alcune agenzie nazionali avevano preferito aspettare i dati delle campagne vaccinali inglese e scozzese. In Italia il limite di età era stato rimosso l’otto marzo.

Poi il 30 marzo scorso il Paul Erlich Institute, agenzia regolatoria dei farmaci in Germania, ha dichiarato di aver registrato, dopo aver somministrato 2,7 milioni di dosi di AstraZeneca, 31 casi di trombosi del seno venoso cerebrale di cui 19 associati a trombocitopenia e 9 fatali.

In seguito a questa segnalazione lo Standing committee on vaccination del Robert Koch Institute, l’organo di consulenza dei Länder riguardo la campagna di vaccinazione, ha consigliato di limitarne l’utilizzo ai cittadini sopra i 60 anni.

Il consiglio è stato seguito anche dal National advisor committee on immunization in Canada, dove non è stato osservato alcun caso del genere a fronte delle 400.000 dosi somministrate. Il limite di età per la somministrazione fissato in Canada è di 55 anni.

Nel frattempo, il 30 marzo, la Spagna aveva rimosso il limite di età per la somministrazione che fino a quel punto era fissato a 65 anni, ma solo per i lavoratori essenziali.

Per cercare di mettere ordine nel sempre più frammentato panorama regolatorio europeo, Emir Cooke, direttrice esecutiva dell’Ema è intervenuta il 31 marzo durante la conferenza stampa che la Commissione europea tiene ogni settimana per ribadire la posizione espressa in precedenza: «Sulla base della conoscenza scientifica accumulata finora, non ci sono prove che spingano a limitare l’uso di questo vaccino in una specifica popolazione», ribadendo che l’analisi del Prac continua.

Eppure, pochi giorni dopo, il 2 aprile, anche i Paesi Bassi hanno deciso di sospendere l’utilizzo di AstraZeneca sopra i 60 anni, dopo che l’agenzia nazionale del farmaco Lareb ha registrato 5 casi di trombosi associati a trombocitopenia di cui uno fatale. Tutti i casi hanno riguardo donne tra i 25 e i 65 anni.
 

Il parallelo con l’eparina


Gli eventi sotto la lente di Ema sono estremamente rari in condizioni normali ed è quindi molto difficile stabilirne con precisione la frequenza per poterla confrontare con quella osservata fra i vaccinati.

Per questo motivo assume un ruolo prominente nello stabilire l’eventuale nesso di causa effetto la formulazione di un’ipotesi su quale sia il meccanismo biologico in atto.

Un’ipotesi, che ha ricevuto un certo credito da parte della comunità scientifica, è stata formulata da un gruppo di ricercatori tedeschi coordinati da Andreas Greinacher, medico della University of Greifswald ed esperto di trombosi. Greinacher e i suoi colleghi, i cui risultati sono stati pubblicati in via preliminare sull’archivio ResearchSquare e che presto appariranno sulla rivista The Lancet, hanno osservato la somiglianza di questi casi di trombosi a un raro effetto collaterale causato dall’eparina, un farmaco anticoaugulante, e chiamato trombocitopenia indotta da eparina.

La loro congettura è che il vaccino induca la produzione di anticorpi che inneschino lo stesso processo osservato nella trombocitopenia indotta da eparina, facendo sì che le piastrine inizino a coagularsi e contribuiscano alla formazione di trombi. La ricerca è stata pubblicata il 28 marzo e anticipata in una conferenza stampa il 19 marzo.

In un’intervista alla rivista Science, Greinacher ha sottolineato che per confermare che questo sia il meccanismo in atto o che non ce ne siano altri significativi, sono necessari più dati. Ma ha anche aggiunto che è importante nel frattempo rendere consapevole il personale sanitario di questa possibilità perché, se preso in tempo, questo tipo di trombosi può essere trattato tramite la somministrazione di immunoglobuline, anticorpi non specifici estratti dal sangue di donatori, che impediscono alle piastrine di coagularsi.
 

Indiscrezioni italiane


Le indiscrezioni circolate sui giornali italiani che affermavano che Ema avesse raggiunto la conclusione che un nesso causale esiste tra questi eventi avversi e il vaccino AstraZeneca e che fosse in procinto di consigliarne l’utilizzo solo sopra una certa età, sono stati smentiti dall’agenzia europea nel pomeriggio di ieri.

A questo punto non resta che aspettare il parere ufficiale di Ema, ma nel frattempo quanta parte della fiducia della popolazione più giovane sarà stata erosa? Cosa succederà se gli verrà offerto questo vaccino, magari fra qualche mese, quando sarà il loro turno e, sperabilmente, l’incidenza del contagio sarà più bassa?
(fonte: editorialedomani.it)

Rigenerazione città, Pagliuca (Giovani Ance): Serve una svolta green

Antonio Pagliuca

“C’è bisogno di una svolta green, realizzando le città del futuro con infrastrutture che favoriscano una mobilità sostenibile, utile a collegare il centro con le periferie e con i luoghi di interesse turistico. In questo senso il Bando di Rigenerazione Urbana, che mette a disposizione dei Comuni ingenti risorse, è un’occasione unica per il Mezzogiorno e per il nostro territorio”: lo dice Antonio Pagliuca, presidente dei Giovani dell’Ance, l’Associazione dei costruttori edili della provincia di Caserta.

Il Bando prevede, per Caserta un importo di 10 milioni di euro, per la ristrutturazione di edifici con finalità di interesse pubblico, gli investimenti sulla mobilità sostenibile e il miglioramento della qualità del decoro urbano, con particolare attenzione alla ristrutturazione di strutture pubbliche destinate alla promozione di attività culturali, sociali, educative, didattiche e sportive.

Wwf, Lello Lauria è il nuovo delegato regionale

Lello Lauria

Raffaele Lauria, per molti Lello, 62 anni, chimico, socio ed attivista del Wwf da 37 anni, è il nuovo delegato dell’organizzazione in Campania, succedendo a Piernazario Antelmi.

I suoi propositi sono fondati su quanto svolto finora: “Dopo alcuni decenni di attività, le vittorie del WWF sono vittorie che hanno fatto bene a tutti, basti pensare ai parchi e alle riserve, alle Oasi, alla gestione più sostenibile dei rifiuti o alla riqualificazione dei corsi d’acqua, alla tutela della biodiversità.  Meticoloso è stato il lavoro della Vigilanza Ambientale nel prevenire i Crimini di Natura; eccellenza delle Guardie WWF l’organizzazione del  Campo Nazionale Antibracconaggio ad Ischia.
Dove abbiamo perso, vedi il consumo del suolo dovuto ai troppi insediamenti estrattivi ed infrastrutture non sempre virtuose , oltre che al triste fenomeno della Terra dei Fuochi, a perderci è stata l’intera collettività. Per questo i nostri soci e i nostri attivisti sono motivati a fare parte del WWF e personalmente farò del mio meglio per rendere ancora più percepibile la connessione tra la loro attività locale e le grandi sfide a livello nazionale”.

Impegnativo il suo incarico in Campania: “Un territorio complesso ma con un grande patrimonio ambientale e ricco di biodiversità che deve essere tutelato e valorizzato”.

Confindustria cambia, il presidente è Schiavone

Beniamino Schiavone

Cambio di passo in Confindustria Caserta. Beniamino Schiavone è il nuovo presidente. Succede a Gianluigi Traettino e sarà in carica fino al 2025. Medico epidemiologo, 37 anni, Schiavone è il vertice della Casa di Cura “Padre Pio” di Mondragone.

Promette scelte coraggiose e per dare nuovo smalto alle imprese associate intende guardare al futuro all’insegna di inclusione, ambizione, innovazione, determinazione, connessioni, responsabilità sociale, collaborando con la politica, i sindacati, l’Università.

Eletti anche i vice di Schiavone: Clelia Crisci (vicario), Adolfo Bottazzo, Luigi Della Gatta, Vincenzo Giannotti, Roberto Impero e Ludovica Zigon. Con lui in squadra anche Pasquale Lama, presidente Gruppo Giovani Industriali, Antonio Pezone, presidente ANCE Caserta, Massimiliano Santoli, presidente Piccola Industria.
L’Assemblea ha anche scelto cinque rappresentanti nel Consiglio Generale: Angela Casale, Enrico Landolfi, Maurizio Pennetti, Angela Pozzi, Maurizio Turrà.

Transizione digitale? Ecco il piano del ministro e perché ci interessa tutti

Transizione digitale? Tutti ne parlano. Cominciamo con il ricordare che siamo in ritardo, con la trasformazione digitale del Paese. Poche imprese sono digitali, i servizi pubblici online sono ancora pochissimi, le competenze digitali sono scarse, se non assenti. Su questo, siamo gli ultimi in Europa. 

Ma piangere e lamentarsi non serve a nessuno. Ora, il governo vuole accelerare su questo tema. E ha trasformato un ministero, per traghettare l’Italia verso il digital.

Ecco le 6 mosse sulle quali punta il nuovo ministro Colao. Leggi qui!

Una buona pizza? E’ boom sui social per il forno green dei fratelli Fazzone

E’ boom sui social per il forno green dei fratelli Fazzone di Alvignano. Cliccatissimo in Rete, su Facebook, Linkedin e Youtube il focus di NonsoloGreen che racconta l’innovazione e la sostenibilità introdotte da Danilo e Roberto Fazzone nella lavorazione artigianale nata dagli insegnamenti del padre Pasquale.

E non mancano in Rete gli apprezzamenti di chi ha fatto della pizza un’arte, come il pluripremiato pizzaiolo Francesco Martucci de I Masanielli, sui cui tavoli vengono servite pizze cotte proprio nei Forni Fazzone. Lapidario, Martucci, sui Forni Fazzone: Fatti, non chiacchiere.

Assembramenti: 50mila agenti in strada, posti di blocco e controlli con i droni

Saranno 50mila gli agenti delle Forze dell’Ordine che le prefetture impegneranno in questo weekend, con posti di blocco e altre iniziative per contrastare gli assembramenti nelle strade e nelle piazze. In campo anche il dispositivo Strade Sicure. Previsto l’utilizzo dei droni per segnalare agli agenti l’inosservanza delle norme in vigore.

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